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sabato 16 febbraio 2013

Ambiente e nucleare, Stefanelli si dimetta.

Sinistra Ecologia e Libertà avendo seguito con attenzione la vicenda del ritorno al nucleare in Italia voluto dal governo Berlusconi, resta molto perplessa nel leggere le dichiarazioni di Stefanelli sulla centrale nucleare del Garigliano e si pone alcuni interrogativi di ordine politico ed istituzionale che intende porre all'attenzione di tutti i cittadini.

Quattro anni fa il nostro movimento diede inizio ad una mobilitazione dal basso contro l'ipotesi che presso il sito dell'impianto nucleare in dismissione venisse costruito il deposito nazionale di scorie come paventato da alcuni organi di stampa. In assenza di smentite ufficiali da parte dell'allora governo Berlusconi, sostenuto dall'Udc partito di Stefanelli, Sel inizio' una battaglia che insieme a molti cittadini, associazioni e gruppi ambientalisti porto' poi alla nascita del Comitato antinucleare Garigliano, una tra le realtà ambientaliste più attive sul territorio.

Abbiamo ben presente quindi quali sono state anzitutto le responsabilita' politiche che hanno portato al tentativo di reintroduzione del nucleare in Italia e quanto il tema fosse, e sia ancora adesso, molto sentito dai nostri concittadini che ha pagato per anni il costo di un sistema di produzione di energia antiquato, costosissimo e soprattutto dannoso per la salute dell'uomo, per l'ambiente e per gli ecosistemi tutti.

Ricordiamo altrettanto bene, Sel è stata promotrice nel 2011 del referendum contro il nucleare, il lavoro estenuante per raccogliere le firme per proporre il referendum e la grande soddisfazione per la vittoria che per la seconda volta dopo il primo del 1987, attraverso un consenso molto ampio e trasversale, mise fine, speriamo definitivamente, al progetto disastroso del nucleare in Italia.

Fin qui i motivi politici per cui restiamo molto perplessi di fronte alle dichiarazioni sul nucleare profuse in questi mesi di campagna elettorale dall'assessore provinciale Udc all'ambiente Gerardo Stefanelli. Ma anche volendo accogliere una spontanea maturazione culturale sui temi dell'ambiente da parte dell'Udc, restano comunque forti perplessità di ordine istituzionale che hanno direttamente a che fare con il ruolo che Stefanelli riveste da anni come assessore all'ambiente proprio nella nostra Provincia.

Ci chiediamo infatti come mai Stefanelli, dopo anni di silenzio su un tema così sentito dalla cittadinanza e dopo quegli anni di lotta contro il nucleare descritti prima, solo ora dimostra di conoscere i rischi dell'uso dell'energia atomica e dei problemi per la popolazione legati al decommissiong della centrale del Garigliano. E come mai, solo dopo l'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per disastro ambientale contro la Sogin, prenda posizione sulla gestione Sogin della centrale nucleare del Garigliano.

E ancora, come mai da assessore all'ambiente non ha mai sostenuto nelle sedi istituzionali opportune le richieste di indagini epidemiologiche e di analisi ambientali che da anni i comitati ambientalisti locali e nazionali chiedono che vengano effettuate nei comuni vicini la centrale, mentre solo ora in campagna elettorale promette di interessarsi alla questione?

Come mai Stefanelli non ha mai mantenuto l'impegno di favorire l'istituzione di un Tavolo della Trasparenza nel Lazio, come esplicitamente richiesto anche dall'Assessore all'ambiente della Regine Campania Giovanni Romano proprio durante una seduta del Tavolo della Trasparenza, visto che quello di cui ora chiede sui giornali un'urgente convocazione, nonostante ne conosca benissimo i limitati poteri esecutivi, riguarda invece la regione Campania?

Appare infine definitivamente paradossale che lo stesso assessore provinciale all'ambiente Stefanelli invochi quasi quotidianamente sui giornali i controlli ambientali che lui stesso, per il ruolo che riveste e per cui e' ben stipendiato, dovrebbe porre in essere o avrebbe dovuto predisporre gia' da tempo.

Sull'emergenza nucleare, così come sulla gestione rovinosa dei rifiuti, sulle continue emergenze dei servizi idrici integrati, come sul silenzio imbarazzante sull'inquinamento del Golfo (ricordiamo l'emergenza estiva delle alghe), il nostro Assessore provinciale ha ampiamente dimostrato di non essere adeguato al ruolo che riveste. Serenamente quindi chiediamo che Stefanelli rassegni le sue dimissioni da Assessore provinciale all'ambiente.

Circolo "Antonio Gramsci" Sel Minturno
Giovanni Mallozzi

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