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domenica 9 gennaio 2011

Noi ci battiamo

Ci battiamo contro un mondo che umilia le persone nella loro condizione di lavoro, nella loro vita privata, nei loro sentimenti. Ci battiamo contro un mondo che trasgredisce al comandamento biblico di custodire la vita e il vivente. Ci battiamo contro un mondo che reifica, che trasforma in cose, che dona una condizione esistenziale di alienazione e di precarietà. Ci battiamo contro un mondo in cui la solitudine non è una libera scelta ma è il prodotto finito di una specie di babele consumistica che occupa ormai totalitariamente gli spazie del vivere associato. Ci battiamo contro un mondo che non ha cura, noi che amiamo tanto quella meravigliosa canzone di Battiato, vorremo dire ad ogni persona che è un persona speciale e che noi ci prenderemo cura di lui e di lei e che ci prenderemo cura pensando che quella debolezza che quella persona incarna non è un limite ma è il valore, è l'espressione della sua pecualiare bellezza. Vedete, compagne e compagni, tra le tante cose che dobbiamo sconfiggere del berlusconismo, c'è un'idea della bellezza che il berlusconismo ha reso egemonica, ed è l'idea di una bellezza onnipotente, di un giovanilismo che supera i limiti fisici del tempo che scorre, del tempo con le sue ferite, del tempo che ci scava le rughe in faccia, del tempo che verifica la nostra stabilita psico-fisica, del tempo che ci consuma. Un'idea terribile, un'idea tragica, un'idea in cui siamo tutti in questo copione, in cui la vita è una specie di performance della nostra prestanza fisica, della nostra virilità anche per chi è donna, della nostra capacità di essere sempre dei penosi patetici semi dei. Noi abbiamo bisogno invece di costruire un'altra bellezza, che è quella che si congeda da questo genere di olimpi pacchiani perchè sono sempre in altalena tra Dioniso ed Apicella. E abbiamo bisogno di riscoprire appunto che il contenuto della passione politica è la ricerca della bellezza. E la bellezza ha a che fare col buono, con il giusto, con il vero, ha a che fare con il pudore. La bellezza ha a che fare con la singolarità straordinaria ed irripetibile di ogni essere umano. La bellezza è quella che viene violata dal turpe capitalismo e dalla sua crudeltà occultata dietro le statistiche scintillanti di una cerscita che non misura mai la crescita della qualità, della felicità, del benessere di quelle persone che sono a volte confinate ai margini della storia. La bellezza è nello sguardo dei bambini che chiedono di essere ascoltati e assunti. La bellezza è nella vita nuda che vuole essere tutelata e non mercificata. Noi ci battiamo, compagne e compagni, per un mondo nuovo, per cambiare la poltica italiana, per cambiare l'Italia e per far vivere nella politica il segno di una grande speranza! Buon cammino, buon lavoro, auguri a tutte voi e a tutti noi!
Nichi Vendola
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