Circolo Sel Minturno Via Appia, 220 tel 0771.900583

mercoledì 28 novembre 2012

Casa Pound al Comune di Minturno

Apprendiamo dai giornali che il Sindaco di Minturno Paolo Graziano ha istituito la delega per le "politiche abitative e mutuo sociale" affidandola al giovane segretario regionale del "Blocco Lavoratori Unitario" sindacato di Casa Pound, Marco Moccia. Sel Minturno considera questa scelta un'inaccettabile e pericolosa apertura di credito verso l'estrema destra, che offre garanzie e protezioni istituzionali ad un'associazione squadrista, responsabile di pestaggi fuori e dentro le scuole, cortei razzisti, aggressioni e violenze politiche, come quella del novembre scorso ai danni di giovani esponenti del Pd a Roma  per cui alcuni suoi responsabili sono attualmente detenuti in carcere. Chiediamo quindi che il Sindaco Graziano spieghi pubblicamente in che rapporti di trova con l'associazione di estrema destra e a che titolo ha deciso di concedere la delega alle politiche abitative al giovane esponente di estrema destra.
 
Giovanni Mallozzi
 
Circolo "Antonio Gramsci"  Sel Minturno


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lunedì 26 novembre 2012

Vendola vince le primarie del centro sinistra a Minturno

Consideriamo il risultato del primo turno delle elezioni primarie del centro sinistra a Minturno un risultato storico e siamo sinceri nel dire che questa vittoria, cui abbiamo lavorato con convinzione e determinazione, va oltre le nostre aspettative. Per due motivi. Primo perché in controtendenza rispetto ai dati nazionali, purtroppo ancora incompleti mentre scrivo, secondo perché a Minturno negli ultimi anni un segnale così chiaro di consenso a sinistra non c'è mai stato. Come valutiamo questo dato? L'analisi politica è chiara, i cittadini che hanno dato il loro consenso a Vendola, trasformandolo nel vincitore di questa competizione, hanno lanciato un segnale inequivocabile di discontinuità rispetto al passato ed in particolare rispetto al percorso politico portato avanti dal Pd nostro Comune. Sel Minturno infatti ha sempre manifestato apertamente il proprio dissenso verso le scelte politiche di cieca convergenza verso il centro destra, portate avanti dal Pd soprattutto nelle ultime due elezioni amministrative, fino ad arrivare al paradosso insostenibile di candidare l'avversario politico di centro destra in consiglio provinciale Gerardo Stefanelli, come sindaco per il centro sinistra a Minturno. Ma insieme a questo rifiuto verso una linea politica fatta di commistioni inaccettabili di valori e di posizioni (discordanti ed inconciliabili), è evidente che il voto di queste primarie premia il lavoro che Sel, nonostante sia un partito giovane con pochissime risorse, ha sostenuto con continuità e convinzione sui temi dei beni comuni, della difesa dell'ambiente, della legalità, dell'impegno verso il sociale, aprendosi alla partecipazione con tutti i cittadini del nostro Comune e cercando inoltre il confronto aperto e trasparente con le altre forze politiche, senza fare accordi sottobanco per garantirsi poltroncine o deleghe in Consiglio comunale. I nostri obiettivi infatti sono altri e in questo senso la dichiarazione che il Segretario Giuseppe D'Acunto rilasciò il giorno della vittoria della coalizione di Paolo Graziano, resta un punto fermo del nostro agire politico: vi faremo un'opposizione dura ma costruttiva. Questa è la strada che abbiamo davanti e da oggi la affronteremo con una motivazione ancora maggiore.

Giovanni Mallozzi
Circolo Sel "Antonio Gramsci" Minturno

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domenica 25 novembre 2012

Con la cultura non si mangia, #oppure Vendola!


Assistiamo oggi ad una crisi strisciante, di enormi proporzioni e di portata globale, tanto più inosservata quanto più dannosa per il futuro della democrazia: la crisi dell’istruzione. Sedotti dall’imperativo della crescita economica e dalle logiche contabili a breve termine, anche in Italia si infliggono pesanti tagli agli studi e al mondo della cultura. E così, mentre il mondo si fa più grande e complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e rudimentali.

Un paese in cui eminenti rappresentanti dello stato affermano che “con la cultura non si mangia”, è un paese arretrato? La risposta è sì, soprattutto se riflettiamo su alcuni dati:

- L’Italia ha un numero più basso di adulti in possesso di una laurea o di un diploma rispetto alla media Europea e fra i laureati scarseggiano quelli in discipline scientifiche,
- Il numeri dei ricercatori è fra i più bassi d’Europa,
- La spesa per la ricerca è la metà della media europea,
- Aumenta il fenomeno della dispersione scolastica,
- Si leggono meno libri e giornali,
- Diminuisce il numero delle biblioteche pubbliche, chiudono teatri, centri culturali e istituzioni musicali.

Quando invece:

- Nel triennio 2007-2010, il valore aggiunto delle imprese della cultura è cresciuto del 3%: 10 volte l'economia italiana (+0,3%),
- Nonostante il nostro Paese abbia investito solo 0,5% della spesa pubblica in cultura, il settore culturale legato al turismo è stato l’unico a registrare un dato in crescita del 5%.

E come hanno pensato di migliorare uno dei più impegnativi settori della vita pubblica di una nazione, come la scuola, i Governi che si sono succeduti negli ultimi decenni?

DIMINUENDO LE RISORSE.

E qui ci troviamo di fronte ad un inspiegabile paradosso secondo il quale ad una continua e sistematica sottrazione di risorse, dovrebbe corrispondere un aumento dell’efficienza e qualità dell’istruzione pubblica.
C’è qualcuno disposto a credere che ciò sia possibile?

PENSIAMO DI NO.

Piero Calamandrei, iniziava il suo celebre discorso in difesa della SCUOLA PUBBLICA, del 1950, con una serie di domande premonitrici e drammaticamente attuali.

Perché difendiamo la scuola? Che tipo di scuola difendiamo?
Quale pericolo incombe sulla scuola che noi difendiamo?

Le risposte sono nella Costituzione, nell’art.34 che afferma” LA SCUOLA E’ APERTA A TUTTI. I CAPACI E I MERITEVOLI, ANCHE SE PRIVI DI MEZZI, HANNO DIRITTO A RAGGIUNGERE I GRADI PIU’ ALTI DELL’ISTRUZIONE”.

Difendiamo la scuola perché è un organo vitale della democrazia, in quanto patrimonio pubblico che deve consentire a tutti i cittadini la possibilità di accedere alla propria formazione nella sue forme più alte e diversificate e contribuire così alla crescita e al benessere di tutta la società.

Solidarizzando con gli studenti e gli insegnanti, che hanno messo in atto varie forme di protesta, dall’occupazione delle scuole, autogestioni, manifestazioni di piazze, difendiamo la scuola pubblica dicendo no all’ingresso delle aziende private, così come previsto dalla Legge ex APREA, che lederebbe i diritti di eguaglianza dei cittadini e di indipendenza della formazione. La cultura e la ricerca non possono essere asservite agli interessi di mercato, perché la cultura non è una merce ma un bene da tutelare e valorizzare.

Per riportare la cultura e gli investimenti nella scuola e nella formazione al centro dell’agenda politica e degli impegni del futuro governo, invitiamo tutti ad esprimere il proprio voto a Vendola nelle elezioni primarie che si terranno oggi 25 novembre.

Con la cultura non si mangia, #oppure Vendola!

mercoledì 21 novembre 2012

La solita politica #oppure Vendola!



Quando Berlusconi irruppe sulla scena politica nazionale ci fu una convergenza di interessi, leciti e illeciti, supportata da una nuova strategia della tensione (concordata come allora con una parte dello Stato), per cui il vuoto politico generato da tangentopoli fu riempito dai faccendieri, dai portaborse dei potenti caduti in rovina, da quel sottobosco di corrotti e corruttori che hanno governato indisturbati per i successivi vent'anni questo Paese. Ora che una nuova ondata di inchieste paragonabile ad una seconda tangentopoli (senza il clamore mediatico e l'indignazione di allora) mette sotto inchiesta quella classe politica figlia del Caimano, questo nuovo vuoto politico viene occupato di nuovo dal voto di protesta che sembra ora convergere su Grillo rappresentante del nuovo, sfascista e rottamatore massimo. Ancora una volta quindi la sinistra non assurge al suo ruolo di controllore di questo processo di cambiamento, non riesce a governare questo nuovo  passaggio quando ne avrebbe non solo l'opportunità ma il dovere morale e politico. Non raccoglie quello che avrebbe dovuto seminare forse o peggio ancora in questo meccanismo melmoso di compromissione etica prima che politica vi è rimasta invischiata anch'essa. E ancora una volta una parte importante della società italiana resta senza rappresentanza politica, la parte più debole, quella che obnubilata dal grande fratello Fininvest ha votato in questi anni per il padrone che gli toglieva diritti in campo non solo lavorativo, ma anche civile, ambientale, etico. In queste elezioni primarie del centro sinistra, istituite per uno scopo di resa dei conti interna al Pd e poi maldestramente allargata a tutto il centro sinistra, individuando solo dopo un programma comune (per fortuna), esiste una sola possibilità di cambiamento, VOTARE VENDOLA per porre al centro dell'agenda politica del nuovo governo le questioni che finora la sinistra non ha avuto il coraggio di affrontare, relegandole a polemiche da estremisti quando invece ora è tutto un Paese che soffre le conseguenze di questa assenza di discussione e di coraggio politico. Lavoro, diritti civili, difesa dell'ambiente, lotta alla precarietà, taglio alle spese militari, risorse alla scuola pubblica, alla sanità d'eccellenza, alla ricerca, alle fonti rinnovabili. Questi solo alcuni dei punti del programma di Vendola, il resto lo trovate nel link seguente http://www.nichivendola.it/ . Per partecipare alle elezioni primarie del centro sinistra ITALIA BENE COMUNE è necessario registrarsi nell’Albo elettori del centro sinistra. E’ possibile effettuare questa operazione:

1. attraverso internet al seguente indirizzo: https://www.primarieitaliabenecomune.it/  , stampando il modulo apposito e recandosi poi presso l’ufficio elettorale per completare la registrazione,
2. recandosi tutti i giorni fino al 24 sera presso gli uffici elettorali nelle sedi dei comitati elettorali di Sel, in Via Appia n. 220 a Scauri, e del Pd, in Via Antonio Sebastiani a Scauri e versando la quota di almeno 2 euro,
3. recandosi il giorno delle elezioni - domenica 25 dalle ore 8 alle 20 - presso le sedi dei seggi elettorali che per il nostro Comune sono due: la sede del Pd a Scauri (per i gli iscritti votanti nelle sezioni di Scauri, Marina di Minturno e Tremensuoli) e a Minturno, presso i locali dell’ex ristorante Vigna della Corte, in via Cadorna, di fronte alla Pretura, per i votanti delle restanti frazioni.

Per votare è necessario presentare il proprio documento di identità, il certificato elettorale rilasciato al momento della registrazione e la propria tessera elettorale. Si vota dalle ore 8 alle ore 20 presso le sedi dei seggi elettorali sopra indicati. E’ possibile esprimere una sola preferenza. Gli studenti e i lavoratori fuori sede che intendono votare presso il nostro Comune devono mettersi in contatto con il coordinamento provinciale di Latina inviando una mail a: latina@primarieitaliabenecomune.it oppure carloverdi@tiscali.it alla c.a. di Carlo Pietrosanti, Antonio Melis, Claudio Lecce.

Presso la sede del Comitato per Vendola in Via Appia 781 a Scauri e presso la sede del Circolo di Sel Minturno Antonio Gramsci, in Via Appia 220 a Scauri troverete ulteriore materiale informativo e i moduli per firmare le iniziative referendarie per il ripristino dell'art.18 dello statuto dei lavoratori, per le unioni civili, per il reddito minimo garantito ed inoltre informazioni sulla campagna di obbedienza civile per la decurtazione del 7% della bolletta dell'acqua cui Sel Minturno aderisce insieme al Comitato Cittadino per l'acqua bene comune. Il 25 novembre vota VENDOLA, riporta la sinistra al centro della scena politica del nostro Paese. La solita politica #oppure Vendola!