Circolo Sel Minturno Via Appia, 220 tel 0771.900583

sabato 27 febbraio 2010

Prima assemblea Comitato anti-nucleare sud pontino

Domani alle ore 11,00 in via Maiorino, 31 a Formia prima assemblea del Comitato anti-nucleare del sud pontino. Chi è interessato a partecipare ci mandi una mail di conferma a: comitatoantinuclearesudpontino@gmail.com

mercoledì 24 febbraio 2010

Vogliamo tutta la verità sulla centrale nucleare del Garigliano


E la vogliamo prima delle elezioni regionali, prima del suo smantellamento, prima della costruzione del deposito di scorie,

vogliamo la verità,

vogliamo sapere quali sono stati gli effetti della dispersione degli inquinanti radioattivi nel nostro ambiente, vogliamo che chi ha taciuto per anni paghi per le sue colpe, vogliamo che chi ha inquinato smetta di fare affari con i nostri soldi e sia condannato a bonificare le aree contaminate,

vogliamo decidere del nostro futuro, vogliamo difendere la nostra salute e quella delle future generazioni e vogliamo farlo prima che sia troppo tardi.

Aderisci al comitato anti-nucleare del sud pontino, scrivi una mail a: comitatoantinuclearesudpontino@gmail.com

sabato 20 febbraio 2010

Nasce il Comitato anti-nucleare del sud pontino


Come ci aspettavamo, l'incontro organizzato il 18 febbraio da SEL Gaeta contro il nucleare e a favore delle fonti di energia rinnovabili, ha avuto un grande successo in termini di interesse e partecipazione. Leggi l'articolo e segui l'intervento filmato su golfotv (http://www.golfotv.info/home/content/view/6567/1/)

Durante l'assemblea si è avvertita chiaramente l'esigenza di mettere in rete le sensibilità ambientaliste contrarie al nucleare nelle nostre zone e con questo spirito si è dato vita al Comitato anti-nucleare del sud pontino.

Tale comitato, nasce con l'intenzione di creare un tavolo permanente di confronto con le istituzioni e per realizzare un percorso di sensibilizzazione tra la gente e di mobilitazione dal basso, contro nuove istallazioni nucleari nel nostro territorio ed in particolare contro la costruzione del deposito di scorie radioattive presso la vecchia centrale del Garigliano.

Il Comitato anti-nucleare del sud pontino quindi non ha una valenza partitica, ma di rete, con l'obiettivo di avvicinare i cittadini, le associazioni, gli enti di ricerca, i partiti politici, le istituzioni, i sindacati per lavorare insieme ad un futuro senza nucleare nel sud pontino.

Per maggiori informazioni e per aderire al comitato scrivete a:

comitatoantinuclearesudpontino@gmail.com oppure
comitato-anti-nucleare-sud-pontino@googlegroups.com

mercoledì 17 febbraio 2010

Caro Del Balzo, con noi non attacca!


Acquisiamo elementi importanti sulla questione nucleare al Garigliano ed in provincia di Latina, leggendo l’intervista rilasciata a Golfotv da Romolo Del Balzo, consigliere regionale PDL nonché noto politico minturnese, da anni al centro delle vicende politiche del nostro territorio.

Da quanto si legge, emerge in primo luogo che anche Del Balzo si schiera contro il ritorno del nucleare in provincia di Latina, condividendo le nostre posizioni che reputano inaccettabile la costruzione di un deposito di scorie nucleari presso la vecchia centrale del Garigliano. Il consigliere PDL, infatti, dichiara di aver scritto una lettera al Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, suo compagno di partito, per dissuaderlo dalla costruzione del deposito di scorie e dall’ipotesi della realizzazione di una nuova centrale nucleare sulle rive del fiume Garigliano.

Non crediamo, però, che la sua sia stata una scelta tempestiva: sia perché i lavori per la costruzione del deposito sono già in corso, sia perché il bando per la costruzione del deposito è stato da tempo approvato dal Governo Berlusconi (G.U. n. 7 del 20-01-2010).

Comunque sia, siamo lo stesso contenti di questa sua posizione così netta perché siamo certi che egli, da buon politico navigato qual è, sarà in grado di far valere le sue posizioni nelle adeguate sedi istituzionali, visto che, come dice lui, ci tiene tanto alla “nostra amata terra pontina”. Noi di SEL, in attesa di poter leggere una così importante comunicazione istituzionale, teniamo in seria considerazione questa notizia e ne seguiremo gli sviluppi dandovene conto regolarmente. Così come vigileremo sull’eventuale erogazione di fondi, sotto forma di indennizzi al nucleare, come ipotizzato nella sua intervista, e ne chiederemo conto fino all’ultimo euro.

Fin qui però niente da obiettare, ma nel seguito della sua intervista, Del Balzo, si spinge un po’ oltre, arrogandosi il diritto di stabilire che le battaglie contro il nucleare non possono essere oggetto di campagna elettorale, né tanto meno la sinistra può proferir parola sul nucleare essendosi schierata, secondo il nostro consigliere regionale, da sempre a favore dell’energia atomica e delle centrali nucleari.

A questo proposito, visto che Del Balzo è un politico maturo e molto rispettato dalle nostre parti, gli chiediamo pubblicamente, per non fare un torto ai suoi elettori che lo giudicano una persona seria ed affidabile, di fare i nomi degli esponenti della sinistra che hanno appoggiato l'ipotesi di tornare al nucleare. Altrimenti rischia di fare un cattivo servizio ai cittadini della provincia di Latina attaccando preventivamente i suoi avversari, secondo noi, al solo scopo di difendersi. Insomma Del Balzo “mette le mani avanti”, ma con noi non attacca.

Queste sue dichiarazioni, infatti, a partire dalla lettera a Scajola, fino all’attacco alla “sinistra nuclearista”, sono inconsistenti politicamente. In primo luogo perché la lettera a Scajola non è stata mai resa pubblica e poi perché, come dicevamo sopra, è giunta molto in ritardo. Del Balzo, infatti, sapeva bene che il Governo marciava compatto nella direzione del ritorno al nucleare e non ha fatto nulla per difendere le sue terre, da sempre bacino fedele di solidi consensi elettorali per la sua famiglia.

In secondo luogo, gli chiediamo: perché il Consiglio comunale di Minturno, che Del Balzo presiede, non ha mai deliberato contro la costruzione del deposito di scorie e contro l’ipotesi della costruzione di una nuova centrale? Altri comuni del Golfo lo hanno fatto, perché Minturno tace?

Quindi, è inutile e politicamente inefficace provare a presentarsi come il difensore dell’ambiente e della salute dei cittadini solo ora che la protesta contro il nucleare sta montando consapevolmente tra la gente e per di più a poche settimane dalle elezioni regionali e comunali. Come può Del Balzo sentirsi dalla parte della ragione, quando sul nucleare questo Governo, con il peso preponderante del suo stesso partito, ha stabilito di produrre energia elettrica costruendo nuove centrali atomiche, nonostante il referendum del 1987 in cui l’81% dei votanti disse chiaramente che volevano un Paese senza nucleare?

Come può pensare di essere dalla parte della ragione, quando l’Esecutivo nazionale guidato dal suo partito, contro il parere della conferenza Stato-Regioni, torna al nucleare ignorando inoltre il fatto che l’Italia è firmataria della convenzione di Aarhus del 1998, che stabilisce l’obbligatorietà della partecipazione dei cittadini alla scelte sulla localizzazione delle centrali nucleari e sulla gestione dei rifiuti radioattivi?

Ma soprattutto, come pensa Del Balzo, da anni al centro delle vicende politiche del nostro territorio, di potersi assurgere a difensore della salute dei cittadini se per anni non si è fatto nulla neanche per verificare i danni nel breve e nel lungo periodo prodotti dalle perdite di materiale radioattivo che si sono verificate in occasione di diversi incidenti alla centrale nella sua brevissima attività? Tra l’altro se questi studi volessimo farli oggi ci troveremmo con un ospedale pubblico in meno, quello di Minturno, per merito delle giunte comunali di cui lo stesso Del Balzo ha fatto parte e che hanno preferito spendere e spandere milioni di euro per costruire un parcheggio multipiano invece che investirli per scongiurare la chiusura di un ospedale.

Faccia attenzione quindi Del Balzo a diffidare l’opposizione dall’utilizzare il tema della difesa dell’ambiente in campagna elettorale perché rischia di finire in un labirinto di contraddizioni dal quale difficilmente uscirebbe senza macchia.

Giovanni Mallozzi
Sinistra Ecologia e Libertà
Circolo intercomunale di Minturno-Castelforte-Santi Cosma e Damiano-Spigno Saturnia

mercoledì 10 febbraio 2010

Consiglio dei Ministri approva decreto sull'individuazione dei siti nucleari ma a noi cittadini ci verrà data la lieta novella solo dopo le regionali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché misure compensative e campagne informative al pubblico.

Ma allo stesso tempo il Governo decide di non rivelare ai cittadini i comuni che ospiteranno le nuove centrali e i depositi di scorie radioattive. Questa scelta ci preoccupa e ci spinge a considerare ancora una volta questo Esecutivo lontano dai reali bisogni della gente e sempre più invischiato in affari privati con grandi aziende e gruppi di potere che decidono i destini del Paese.

Eppure lo Stato italiano è firmatario della Convenzione di Aarhus del 1998, che stabilisce l’obbligatorietà della partecipazione dei cittadini alla scelte sulla localizzazione delle centrali nucleari e sulla gestione dei rifiuti radioattivi. È giusto, allora, andare a votare senza conoscere le intenzioni dei candidati su un tema così importante?

http://www.sinistraeliberta.eu/vetrina/nucleare-i-nostri-figli-vogliono-sapere

martedì 9 febbraio 2010

PDL rinvia l'invio della lettera dei sindaci contro il nucleare nel Golfo di Gaeta


Il PDL cerca di far saltare l'intesa raggiunta dai sindaci del Golfo per opporsi all'ipotesi del ritorno al nucleare al Garigliano o per lo meno alcuni suoi esponenti ottengono di rinviare l'invio della missiva.

Leggendo articoli come quelli comparsi su Golfotv (http://www.golfotv.info/home/content/view/6490/1/) si comincia a capire il perché. Fanno gola ai nostri amministratori i fondi promessi dal Governo come indennizzo al nucleare.

In attesa di notizie certe, vi segnalo l'articolo inviato da Sel a telefree:

http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=77897

sabato 6 febbraio 2010

Il Governo impugna le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata contro il nucleare

L'esecutivo Berlusconi impugnerà le leggi regionali che in Puglia, Campania e Basilicata impediscono la realizzazione di centrali nucleari (http://www.repubblica.it/ambiente/2010/02/04/news/nucleare_cdm-2182939/index.html?ref=search) mentre resta ancora insoluto il problema delle scorie delle precedenti lavorazioni (http://www.unita.it/news/ambiente/93779/e_resta_aperto_il_nodo_scorie) e nel Lazio, se la Bonino ha dichiarato pubblicamente e senza remore NO al nucleare, la Polverini tergiversa sulla pelle dei cittadini. Idee e parole chiare invece da Vendola: "La Puglia sarà una Regione disobbediente:continueremo a dire no al nucleare". (http://www.repubblica.it/ambiente/2010/02/04/news/nucleare_reazioni-2184965/index.html?ref=search)

mercoledì 3 febbraio 2010

GAETA 18/02/2010 incontro dibattito: "si alle energie rinnovabili, no al nucleare"


Obiettivo dell'incontro è costituire un comitato di zona che organizzi azioni che impediscano la riapertura del sito del Garigliano e diffonda cultura su un nuovo possibile modello energetico basato sulle rinnovabili. Il governo Berlusconi ha deciso un ritorno all'energia nucleare in Italia pensando, così, di poter produrre il 25% di energia elettrica. Ma ad oltre 20 anni dall'incidente di Chernobyl il nucleare non ha risolto alcuno dei suoi problemi gravissimi di sicurezza,oltremodo è anche una fonte energetica costosa che non ridurrà la nostra dipendenza dall'estero, perché si basa su una risorsa scarsa, l'uranio, che dovremo importare ed inoltre la sua attuale consistenza ci darebbe un'autonomia non superiore ai 60 anni.Riaprire al nucleare significa abbandonare qualsiasi investimento alternativo sullo sviluppo delle tecnologie pulite e dell'efficienza energetica.Anche il nostro territorio è toccato in maniera sconsiderata da questa scelta. Infatti il sito del'ex centrale nucleare del Garigliano è stata individuata dal governo come sede del deposito nazionale di scorie radioattive..La Centrale, durante la sua breve fase di esercizio, è stata costellata da una serie impressionante di incidenti e di fuoriuscite radioattive. Qualcuno l'ha chiamata la piccola Chernobyl italiana.

martedì 2 febbraio 2010


Firma contro la nuova centrale nucleare e contro la costruzione di un deposito di scorie radioattive sulle rive del fiume Garigliano

Sel circolo intercomunale di Minturno-Castelforte-Santi Cosma e Damiano-Spigno Saturnia, inizia oggi una raccolta di firme on-line contro l'ipotesi della costruzione di una nuova Centrale nucleare sul fiume Garigliano e contro la realizzazione di un deposito di scorie radioattive nei pressi della vecchia centrale, già stabilita dal Governo con bando pubblicato in G.U. n. 7 del 20-01-2010.

Per dire NO alla nuova centrale e per opporti alla costruzione del deposito nazionale di scorie radioattive firma anche tu cliccando il link sottostante:

http://www.petizionionline.it/petizione/contro-la-nuova-centrale-nucleare-del-garigliano-e-il-deposito-di-scorie-radiattive/671