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mercoledì 17 febbraio 2010

Caro Del Balzo, con noi non attacca!


Acquisiamo elementi importanti sulla questione nucleare al Garigliano ed in provincia di Latina, leggendo l’intervista rilasciata a Golfotv da Romolo Del Balzo, consigliere regionale PDL nonché noto politico minturnese, da anni al centro delle vicende politiche del nostro territorio.

Da quanto si legge, emerge in primo luogo che anche Del Balzo si schiera contro il ritorno del nucleare in provincia di Latina, condividendo le nostre posizioni che reputano inaccettabile la costruzione di un deposito di scorie nucleari presso la vecchia centrale del Garigliano. Il consigliere PDL, infatti, dichiara di aver scritto una lettera al Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, suo compagno di partito, per dissuaderlo dalla costruzione del deposito di scorie e dall’ipotesi della realizzazione di una nuova centrale nucleare sulle rive del fiume Garigliano.

Non crediamo, però, che la sua sia stata una scelta tempestiva: sia perché i lavori per la costruzione del deposito sono già in corso, sia perché il bando per la costruzione del deposito è stato da tempo approvato dal Governo Berlusconi (G.U. n. 7 del 20-01-2010).

Comunque sia, siamo lo stesso contenti di questa sua posizione così netta perché siamo certi che egli, da buon politico navigato qual è, sarà in grado di far valere le sue posizioni nelle adeguate sedi istituzionali, visto che, come dice lui, ci tiene tanto alla “nostra amata terra pontina”. Noi di SEL, in attesa di poter leggere una così importante comunicazione istituzionale, teniamo in seria considerazione questa notizia e ne seguiremo gli sviluppi dandovene conto regolarmente. Così come vigileremo sull’eventuale erogazione di fondi, sotto forma di indennizzi al nucleare, come ipotizzato nella sua intervista, e ne chiederemo conto fino all’ultimo euro.

Fin qui però niente da obiettare, ma nel seguito della sua intervista, Del Balzo, si spinge un po’ oltre, arrogandosi il diritto di stabilire che le battaglie contro il nucleare non possono essere oggetto di campagna elettorale, né tanto meno la sinistra può proferir parola sul nucleare essendosi schierata, secondo il nostro consigliere regionale, da sempre a favore dell’energia atomica e delle centrali nucleari.

A questo proposito, visto che Del Balzo è un politico maturo e molto rispettato dalle nostre parti, gli chiediamo pubblicamente, per non fare un torto ai suoi elettori che lo giudicano una persona seria ed affidabile, di fare i nomi degli esponenti della sinistra che hanno appoggiato l'ipotesi di tornare al nucleare. Altrimenti rischia di fare un cattivo servizio ai cittadini della provincia di Latina attaccando preventivamente i suoi avversari, secondo noi, al solo scopo di difendersi. Insomma Del Balzo “mette le mani avanti”, ma con noi non attacca.

Queste sue dichiarazioni, infatti, a partire dalla lettera a Scajola, fino all’attacco alla “sinistra nuclearista”, sono inconsistenti politicamente. In primo luogo perché la lettera a Scajola non è stata mai resa pubblica e poi perché, come dicevamo sopra, è giunta molto in ritardo. Del Balzo, infatti, sapeva bene che il Governo marciava compatto nella direzione del ritorno al nucleare e non ha fatto nulla per difendere le sue terre, da sempre bacino fedele di solidi consensi elettorali per la sua famiglia.

In secondo luogo, gli chiediamo: perché il Consiglio comunale di Minturno, che Del Balzo presiede, non ha mai deliberato contro la costruzione del deposito di scorie e contro l’ipotesi della costruzione di una nuova centrale? Altri comuni del Golfo lo hanno fatto, perché Minturno tace?

Quindi, è inutile e politicamente inefficace provare a presentarsi come il difensore dell’ambiente e della salute dei cittadini solo ora che la protesta contro il nucleare sta montando consapevolmente tra la gente e per di più a poche settimane dalle elezioni regionali e comunali. Come può Del Balzo sentirsi dalla parte della ragione, quando sul nucleare questo Governo, con il peso preponderante del suo stesso partito, ha stabilito di produrre energia elettrica costruendo nuove centrali atomiche, nonostante il referendum del 1987 in cui l’81% dei votanti disse chiaramente che volevano un Paese senza nucleare?

Come può pensare di essere dalla parte della ragione, quando l’Esecutivo nazionale guidato dal suo partito, contro il parere della conferenza Stato-Regioni, torna al nucleare ignorando inoltre il fatto che l’Italia è firmataria della convenzione di Aarhus del 1998, che stabilisce l’obbligatorietà della partecipazione dei cittadini alla scelte sulla localizzazione delle centrali nucleari e sulla gestione dei rifiuti radioattivi?

Ma soprattutto, come pensa Del Balzo, da anni al centro delle vicende politiche del nostro territorio, di potersi assurgere a difensore della salute dei cittadini se per anni non si è fatto nulla neanche per verificare i danni nel breve e nel lungo periodo prodotti dalle perdite di materiale radioattivo che si sono verificate in occasione di diversi incidenti alla centrale nella sua brevissima attività? Tra l’altro se questi studi volessimo farli oggi ci troveremmo con un ospedale pubblico in meno, quello di Minturno, per merito delle giunte comunali di cui lo stesso Del Balzo ha fatto parte e che hanno preferito spendere e spandere milioni di euro per costruire un parcheggio multipiano invece che investirli per scongiurare la chiusura di un ospedale.

Faccia attenzione quindi Del Balzo a diffidare l’opposizione dall’utilizzare il tema della difesa dell’ambiente in campagna elettorale perché rischia di finire in un labirinto di contraddizioni dal quale difficilmente uscirebbe senza macchia.

Giovanni Mallozzi
Sinistra Ecologia e Libertà
Circolo intercomunale di Minturno-Castelforte-Santi Cosma e Damiano-Spigno Saturnia

3 commenti:

  1. Caro Giovanni, mi sembra il solito atteggiamento di chi vuole stare con due piedi in una scarpa, utilizzando per di più la metodologia del nostro amato premier che diffama a mente tanto le smentite, che puntualmente apporterà, avranno una eco sicuramente meno evidente.
    Maxtraetto

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  2. Caro Max, ma non finisce qui. Faremo una battaglia dura sulla questione nucleare, questo è solo l'inizio. La gente è stanca di ricevere finte risposte ai problemi e poi scoprire che c'era gente che rideva la notte del terremoto a l'Aquila pensando agli appalti su cui lucrare. Basta,i cittadini devono reagire, devono riappropriarsi della politica come partecipazione alla vita pubblica senza interessi privati da difendere o clientele da coltivare. Il nostro Paese è fermo a un palo, liberiamo le nostre energie migliori e dimostriamo che c'è un modo diverso di fare politica. Un abbraccio!

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  3. Del Balzo risponde: http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=78297

    E noi replichiamo così: http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=78335

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