Circolo Sel Minturno Via Appia, 220 tel 0771.900583

lunedì 17 settembre 2012

BILANCIO DELLA FESTA SEL DEL 15 E 16.09.2012.



Organizzare una festa di piazza comporta sempre profusione di impegno ed energie, ma
per noi, partito giovanissimo e circolo locale appena costituito, rappresentava veramente un
esame di maturità.
Ora possiamo dire che, grazie al lavoro di tutti - ma da parte di qualcuno la dedizione è stata
addirittura commovente - l’esame è stato superato.
Ne siamo particolarmente lieti perché sia nella parte “politica” sia nella parte musicale
abbiamo provato ad offrire molta qualità e siamo stati premiati da una partecipazione
popolare oltre ogni nostra rosea aspettativa tenendo anche conto che contemporaneamente al
nostro evento si tenevano “Le notti di Cicerone”, la Fiera Spettacolo sul Lungomare di Scauri
ed una festa religiosa di lunga e seguita tradizione.
La tavola rotonda del 15 settembre con tema “Disinquiniamo il Golfo di Gaeta” ha visto la
partecipazione di numerosissimo pubblico ed un dialogo vero, anche con voci dissonanti,
da parte dei partecipanti; era da tempo che “categorie produttive” e “tecnici” non si
confrontavano su un tema così scottante e su una proposta concreta che abbiamo avanzato e a
cui daremo continuità.
Anche il 16 settembre, data in cui abbiamo discusso di politica locale e nazionale, con
inevitabili riferimenti alle prossime elezioni politiche e alle primarie del centro sinistra, con il
nostro dirigente nazionale Carlo Leoni, il pubblico è stato numeroso e interessato.
Grandissimo interesse e partecipazione hanno riscontrato il concerto di Davide Pannozzo e
quello dei Malerva.
Insomma crediamo di poter parlare di grande successo della nostra iniziativa.
Ma quello che ci rende maggiormente soddisfatti è che una piazza così bella non la si vedeva
da anni; una piazza densa di socialità e di sorrisi.
Soprattutto da questo trarremo linfa per sostenere le nostre istanze per un nuovo modello
di sviluppo che ridia centralità e dignità al lavoro e contro la precarietà, per un welfare
ambientale che cura e risana il territorio, per l’affermazione dei diritti civili e sociali.

Scauri 17.09.2012

Il coordinatore del Circolo

Giuseppe D’Acunto

BIGLIETTI VINCENTI LOTTERIA

Dopo due giorni di meravigliosa e partecipata festa, ieri sera, dopo il concerto dei "Malerva", si è svolta sul palco l'estrazione dei numeri vincenti della Lotteria con il seguente esito:
1° Premio Scooter Piaggio "Liberty" 1813
2°Premio ipad 16gb 3910
3° Premio Bicicletta 3402
4° Premio Condizionatore 3563
5° Premio Trapunta 3308
6° Premio Libri 3582


mercoledì 12 settembre 2012

SEL IN FESTA








sabato 8 settembre 2012

...e se pur fosse, meglio sparuti che spariti

Il coordinatore del Circolo SEL di Minturno, Giuseppe D'Acunto,  risponde ad un articolo apparso su minturnet.it, scaturito da considerazioni di Michele Camerota: I professionisti dell'antimafia esistono ancora


...E SE PURE FOSSE, MEGLIO SPARUTI CHE SPARITI.
Una risposta ( immeritata ? ) a Michele Camerota.

Ho letto con incredulità l’articolo di Michele Camerota su queste pagine intitolato “I
professionisti dell’antimafia esistono ancora!” nel quale attacca Claudio Fava, candidato
alla Presidenza della Regione Sicilia, e noi di SEL di Minturno, facendo un’associazione
quantomeno ardita e sicuramente fuori luogo, accusandoci di essere uno sparuto gruppo che
si produce in attacchi personali.
Ora io non so a che titolo Michele Camerota parla a nome del Partito Democratico ( e se
questo partito ha un segretario lo invito a confrontarsi serenamente con me ), ma voglio
ricordargli che il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Minturno – Scauri si è costituito il
10 giugno 2012 e che da allora abbiamo espresso pubblicamente e liberamente il nostro parere
politico su moltissime questioni senza mai, e ribadisco mai, trascendere in attacchi personali
verso nessuno, e non perché sono io che per libera scelta dei compagni ( gruppo meno sparuto
di quanto Michele creda o auspica ) ne porto la responsabilità, ma perché non è nel nostro
stile.
Certo ci si aspetterebbe un po’ meno arroganza e un po’ più di autocritica da parte di un
partito che ha perso, rispetto alle precedenti elezioni, un terzo dei consensi.
E, invece di speculare su una presunta e, scusa Michele ma anche alquanto sciocca, dicotomia
tra il “buon Vendola” ed il “cattivo” compagno di base di SEL, se davvero si vuole aprire
un percorso di trasparente alleanza che sia aurora di una possibile unità a sinistra, prima di
confrontarsi e concordare su sostanziali questioni concrete, qualche risposta bisognerà pur
darla : come è stato possibile per il Partito Democratico di Minturno candidare a Sindaco un
avversario politico?
Gerardo Stefanelli, contro il quale non abbiamo nulla di personale, ( ricordi che su tua
sollecitazione lo incontrammo e gli dicemmo che per noi il problema non era lui che da
sempre è in modo chiaro e inequivocabile uomo dell’UDC ? ) è Assessore Provinciale
all’Ambiente nella Giunta Cusani di cui il PD è ( era, forse, boh ) fiero oppositore.
Come si fa a chiedere, giustamente, le dimissioni del condannato per abusivismo edilizio
Presidente Cusani e accettare come capo dell’opposizione minturnese Gerardo Stefanelli visti
anche i risultati nel settore della sua delega ?
Non sono le questioni personali che dividono caro Michele ma la visione del mondo : quello
che c’è e quello che, umilmente e modestamente, si vuole provare a costruire.
E a volte la forma diventa sostanza.
Mi dispiace sinceramente che ti associ a coloro che si stanno producendo in attacchi sguaiati a
Claudio Fava.
Anche dimenticandone la dolorosa storia personale.
Attribuire a Fava, allora Segretario Regionale DS, la responsabilità della sconfitta
elettorale del 2001 è un’inqualificabile bassezza. E’ come se io oggi attribuissi a Bersani la
responsabilità di aver salvato Giulio Andreotti dalla galera con un voto parlamentare, o la
responsabilità di averci regalato il ventennio berlusconiano per non aver fatto la legge sul
conflitto d’interesse quando si poteva o aver concesso addirittura a Berlusconi la patente di
statista con una Commissione Bicamerale Costituente, ecc. ecc.
Ma forse questi attacchi a testa bassa da parte di chi vuole giustificare la propria alleanza
in Sicilia con il partito che fu di Cuffaro e l’appoggio dato alla sconcia maggioranza di
Lombardo con la scusa che si sono messi un’abitino nuovo per coprire le vecchie vergogne
sono un buon auspicio : Claudio Fava può vincere !
E questa vittoria darebbe fiato alla speranza di cambiamento dei siciliani e forse, e qui mi
permetto un’associazione, potrebbe dare gambe anche alla nostra speranza a Minturno

giovedì 6 settembre 2012

Non si può toccare il fondo



Pubblichiamo la lettera che Nichi Vendola ha inviato ai Segretari di Partito Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, Antonio Di Pietro e Gianfranco Fini, riguardo alle possibili prospezioni nel mare di Puglia.
“Gentili Onorevoli,
mi rivolgo a voi a nome di tutti i pugliesi, per esprimervi un desiderio che è comune a tutte le forze politiche e a tutti i cittadini della mia regione: noi non vogliamo che il nostro mare venga oltraggiato dalla presenza opaca e inquinante di interessi legati alle lobbies del petrolio, noi non vogliamo né oggi le prospezioni geofisiche sui fondali adriatici né domani le trivelle con il loro impatto devastante. Le Isole Tremiti sono una gemma del nostro Mediterraneo, il mare è la nostra principale ricchezza, la biodiversità è il nostro petrolio intelligente e pulito, il turismo e la pesca sono tra le nostre più importanti vocazioni. Chiedo a voi, per la responsabilità che vi compete, di assecondare una iniziativa parlamentare che inibisca e fermi la catena delle autorizzazioni alla ricerca di un greggio che noi non desideriamo e che consideriamo una minaccia. Siamo la regione che contribuisce in maniera più cospicua al sostentamento energetico dell’intero sistema Paese, siamo diventati i primi produttori nazionali di energia da fonte rinnovabili: e quindi la Puglia non è la regione dei “no” ideologici e preconcetti. Ma il petrolio proprio no, è una tentazione volgare di chi pensa che la natura sia solo una immensa discarica o una miniera da cui estrarre ricchezza con svagata irresponsabilità. Occorre che questo nostro desiderio, in cui si riconosce l’intera società pugliese, e che è scientificamente ed economicamente fondato e argomentato, possa varcare la soglia della massima assemblea legislativa. Noi non siamo affetti dalla sindrome del “non nel mio giardino”: vorremmo semplicemente trasferire alle future generazioni l’azzurro e il verde del nostro mare, la straordinaria ricchezza dei nostri eco-sistemi, l’incanto di un’isola che oggi è un’oasi di pace e ci chiede solo rispetto e amore”.
Nichi Vendola

sabato 1 settembre 2012


 29/08/2012 – “LA STAMPA” intervista a Vendola
"...noi ci candidiamo al governo del Paese, non ad essere il miglior perdente".
Amedeo Lamattina
Roma

Bersani, tra Casini e Vendola, sceglie Vendola, cioè lei: una mossa tattica o è veramente finita la prospettiva di unire progressisti e moderati?

«Non credo che sia una mossa tattica. Sono molto contento di come Bersani abbia tradotto un concetto politico, cioè la ricostruzione del campo dei progressisti sulla base di rapporti di lealtà e stima reciproche. Per me è la conferma umana e politica di una persona intellettualmente onesta e leale. Prima c’era una rappresentazione dell’equidistanza, come se io e Casini fossimo il peso e il contrappeso che teneva in equilibrio l’asse del Pd. Ora Bersani rovescia questo schema e dice che Sel e Pd stanno ridefinendo un programma e una speranza collettiva».

Sì, ma poi dovrete avere i numeri per governare e magari quelli dell’Udc vi serviranno.

«Non abbiamo bisogno di furbizie elettorali. Dobbiamo essere seri con gli elettori: dobbiamo presentarci con un programma chiaro e quello di Bersani è incompatibile con quello di Casini, per il quale dopo Monti c’è Monti. Il Grande Centro e la Cosa Bianca sono falliti, e Casini risponde agganciando Monti come una sublime compensazione. Bersani dice cose differenti, come il ripristino della politica, il primato del lavoro, la rinegoziazione con Bruxelles, perché non siamo di fronte alle tavole della legge, non c’è Mosè a Bruxelles».

Ma scusi, se è tanto d’accordo con Bersani perché si candida contro di lui alle primarie? L’avversario comune è Renzi.

«Le primarie devono essere vissute come l’occasione per rifondare la sinistra del futuro. Renzi esprime una posizione di innovazione anagrafica, ma di sostanziale conservatorismo politico e sociale. E’ personaggio fascinoso, un bravo sindaco, ma credo sia molto suggestionato dalle luci abbaglianti della politica-spettacolo. Il fatto che Bersani si sia spostato a sinistra non lo vedo come un’insidia, ma come un fattore positivo. L’idea che per vincere devi denigrare è un’idea barbarica. Noi stiamo costruendo la casa comune, non la mia carriera: una casa ecosostenibile e non una piccola galera».

Farete un listone Sel-Pd? È vero che ha litigato con Bertinotti su questo?

«Diverbio totalmente inventato. Il listone è fantapolitica».

Non crede che l’elettorato del suo partito, Sel, potrebbe vedere male una rottura con Di Pietro e l’area che guarda a Grillo?

«Non vedo questo rischio. Intanto abbiamo un dovere di aprire una battaglia a viso aperto contro i populismi e qualunque forma di rappresentazione manichea della realtà. Bisogna recuperare alla politica un ruolo educativo. Se la politica perde le grandi narrazioni finisce per nutrirsi di piccoli virulenti rancori e odii. Nella ridefinizione del campo progressista non c’è una porta chiusa ad altre forze che si pongono in maniera alternativa alla stagione della destra e del montismo. L’Idv può ritrovare il proprio posto nel centrosinistra, e tutte le forze di sinistra devono porsi il problema di un’agenda di governo. Lo dico a Rifondazione comunista, che mi chiede di rimettere in piedi il fronte degli antagonisti: noi ci candidiamo al governo del Paese, non ad essere il miglior perdente. Il tema vero che si pone anche in Italia, ed è questo il senso del dialogo forte tra me e Bersani, è aprire la strada per ricostruire una nuova grande sinistra che combatta per cambiare l’Europa che si sta avvitando su meschini nazionalismi. Noi, che siamo innamorati dell’utopia di Altiero Spinelli ed europeisti fino al midollo, diciamo che l’Europa ha bisogno della sinistra».

Lei ormai parla come un socialista europeo.

«Parlo come uno che pensa che la difesa del Welfare e dei diritti di libertà si possano e si debbano fare su scala continentale. La realtà fa irruzione sulla scena pubblica. E’ apparsa col volto austero della Corte europea, che ha bocciato la crudeltà della legge su fecondazione assistita. La realtà fa irruzione con la drammaticissima protesta dei minatori del Sulcis, con la necessità di rimettere al centro la questione del lavoro che c’è e che non c’è, della gigantesca questione sociale che colpisce i consumatori e il ceto medio basso. Occorre riconoscere i diritti delle coppie gay, recuperare allo Stato il ruolo di garante dei diritti di tutti. È necessario rivedere la riforma previdenziale, prodotto della sciatteria e della sicura ideologia dei salotti liberisti, preparare un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio...».

Si fermi. È chiaro che lei condivide l’accusa di fascista lanciata da Bersani a Grillo.

«Bersani ha esercitato il diritto alla legittima difesa, ma dobbiamo sottrarci alla tentazione della ritorsione polemica. Meglio parlare di contenuti. Grillo ha bisogno di essere tenuto in vita da un meccanismo di guerra civile simulata. Alcuni suoi argomenti sono classicamente di destra. Il populismo è una semina che dà frutti avvelenati».