Circolo Sel Minturno Via Appia, 220 tel 0771.900583

mercoledì 26 dicembre 2012

Alle primarie del 30 dicembre al SENATO vota Giuseppe D'ACUNTO

Consideriamo quasi un manifesto politico il discorso di Giuseppe D'Acunto  in occasione della presentazione del nostro Circolo Comunale "Antonio Gramsci" presso la sala Consiliare del Comune di Minturno del 10 giugno 2012 ed è per questo che ne riportiamo una parte a nostro avviso significativa.
"...Sembra una contraddizione mettersi a fare politica, addirittura un partito, quando il gradimento della politica e dei partiti è ai minimi storici, quando è diventato luogo comune che la politica “è una cosa sporca”, è assimilata a ruberia. E invece noi pensiamo che mai come adesso ci sia bisogna di politica.
Certo non questa politica ridotta a misera e cattiva amministrazione. Ma della BUONA POLITICA, quella che, attraverso la partecipazione diretta e consapevole dei cittadini ai processi decisionali rimetta effettivamente nelle loro mani il potere, appunto, di decisione e di indirizzo.
Soprattutto una politica che sappia immaginare una visione del futuro, che sappia allungare lo sguardo oltre l’angusto limite dell’interesse particolaristico del qui ed ora, che sappia disegnare i contorni di una speranza, ma di una speranza non solo enunciata ma concretamente perseguibile. E quindi UNA POLITICA DI SINISTRA perché chiunque può vedere che le politiche liberiste sono insufficienti a costruire una seppur minima via di uscita da questa che, dopo averla negata, ignorata, trascurata, ci viene presentata come una delle peggiori crisi di sistema. Una crisi che rende miserevoli le condizioni di vita di milioni di persone arrivando a negare i diritti fondamentali. UNA CRISI CHE DIMOSTRA UNA VOLTA DI PIU’ LA FEROCE INADEGUATEZZA DI QUESTO SISTEMA DI SVILUPPO. Ci hanno raccontato che la legge fondamentale del Capitale: Denaro-Merce- Denaro è il motore della storia. lnvestendo Denaro si producono Merci attraverso le quali si genera accresciuto profitto. Ma per produrre merci, oltre ad investire denaro, bisogna mettere in campo competenze, energie, passioni e questo produrrebbe le millantate magnifiche sorti e progressive. NON Cl ABBIAMO MAI CREDUTO. E con noi non ci hanno creduto i morti sul lavoro, quelli che sul lavoro si ammalano per le condizioni in cui si svolge, quelli che ricevono salari da fame e quelli che il lavoro lo hanno precario o proprio non lo hanno, che significa avere precario o non avere il futuro. Ma anche ammesso che quella bella leggina fosse vera ora non c’e più. Ora fanno il Denaro con il Denaro. Questa é l’essenza del capitale finanziario che oggi domina la scena. ll lavoro è stato totalmente marginalizzato. E’ uscito da ogni agenda. E’ portatore di ansia se non di angoscia e di incertezza mentre fino a pochi anni fa era portatore di valori e di promozione sociale. E' la cattiva politica che dobbiamo sconfiggere e vassalla di questi potentati finanziari. Per non dire di questa Europa che si rapporta alle sofferenze indotte dalla crisi con una mentalità, se mi é concessa una citazione, da “pizzicagnoli con i ventri obesi e le mani sudate" totalmente oscurando lo splendido visionario sogno di Altiero Spinelli che invece dobbiamo riportare alla piena luce e rivitalizzare. Questa è la politica che bisogna sconfiggere anche partendo da aggregazioni che potrebbero sembrare, anche geograficamente marginali, come la nostra. Anche dando forza a formazioni politiche che potrebbero sembrare minori, come la nostra.
E per venire a noi, per rendersi conto di quanto sia necessaria la buona politica a Minturno basta affacciarsi da questa piazza. Io non ho le parole del professor Settis per dire quanto il Panorama sia fondamentale e quanto sia rivoluzionario preservare la Bellezza. Ma senza le parole di nessuno e con gli occhi di ciascuno si può vedere quanto il territorio sia stato compromesso. Lunghi anni di politiche rozze, arretrate culturalmente hanno prodotto ferite dolorose e profonde.
Abbiamo detto e scritto che queste politiche hanno ridotto il nostro Paese un deserto di opportunità occupazionali, culturali e sociali. Sappiamo benissimo che muovere l’edilizia significa tentare una politica anticiclica. E potremmo anche essere d’accordo. Semplicemente diciamo che non necessariamente l’edilizia deve continuare a mangiarsi il suolo. Perché non sarebbe possibile tentare un’edilizia che invece di distruggere ristruttura, cura, manutiene, abbellisce? E a proposito dei beni comuni, meglio di me Tonino Mancino dirà sull’acqua, e su come le amministrazicni possono orientarsi nel rispetto del risultato di un referendum che ha ottenuto uno straordinario ed inequivocabile successo.  Ma il Castello Baronale, simbolo identitario, emblema della storia di questo territorio e le SIECI testimonianza del lavoro e anche della sofferenza di intere generazioni non sono beni comuni‘? E quanto sono fruibili a seguito di determinazicni assunte da passate amministrazioni? Voglio solo ricordare la grande battaglia che si dcvette fare per costringere l’amministrazione di allora ad acquisire l’area SIECI sottraendola ad una scellerata speculazione edilizia.
Ed i rifiuti solo così si possono gestire? Anche volendo (e comunque non si può) prescindere da importanti inchieste giudiziarie in proposito, non si può guardare o1tre la logica rozza e arretrata delle discariche? E alla mobilità e all’assetto dei parcheggi cittadini si pub dare rispcsta solo facendo le strisce blu anche sui cancelli privati di privati cittadini e creando condizioni di asso1uto pericolo come sull’Appia a Scauri all’altezza della farmacia? Speriamo che non si determini mai la necessità di un interventc in emergenza che ne sarebbe impedito nel budello che si è creato.
Chi insinua che siamo pregiudizialmente avversi ad Aziende come la EGO ECO o la SOES o addirittura contro i dipendenti di queste Aziende é in mala fede. Semplicemente non e vero. Pensiamo solo che ci sia un altro modo per gestire questi problemi. Un modo che fa risparmiare denaro ai cittadini e che ne migliora la qualità della vita.
Su queste cose, così come sulla necessita di serie azioni di disinquinamento delle acque del Golfo, della difesa del diritto alla salute pesantemente attaccato dalla miope politica regionale e dalla prona politica locale, ccstruiremc e porteremo all’attenzione di tutti proposte concrete così come lo faremo sulla rivitalizzazione sociale e culturale e sulla legalità.
Riteniamo necessario sfrondare ogni ambiguità da questi temi e costruire percorsi di confronto trasparenti all’interno dei quali definire divisioni o alleanze. ll contrario di quanto e successo nella recente campagna elettorale. Informarsi ed affidarsi ad una logica tutta ragionieristica rifiutando il chiaro percorso delle primarie non ha pagato.
Rispettiamo tutti ma rifiutiamo logiche miopi, gregarie e prive di coraggio che sembrano temere di proporsi con le proprie ragioni, con la prcpria storia. Crediamo di poter dire che si può e si deve affermare, come abbiamo già fatto, che non solo un altro mondo e un’altra Mintumo è possibile ma esiste un sentiero che rende possibile alle persone un’altra socialità, un’altra vita. Percorriamolo insieme".
Giuseppe D’Acunto -  Coordinatore Circolo Sel Minturno "Antonio Gramsci" 
Giuseppe D'Acunto è nato a Minturno il 18/03/1959, è sposato con Rosaria Conte ed ha due figli Mario e Agnese. Diplomato presso il Liceo Classico Vitruvio Pollione di Formia, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bologna dove si è specializzato in Medica del lavoro.  Esercita la professione medica in tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle province di Latina e Frosinone.
 

Nessun commento:

Posta un commento